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Approvato il bilancio col voto contrario di Vivere Givoletto

Pubblichiamo in allegato il documento unico programmatico (DUP) 2021-2023, il bilancio previsionale per l’anno 2021 e la relazione del Revisore dei Conti, approvati nella seduta del Consiglio Comunale del 17 febbraio scorso. Vengono di seguito riportati gli interventi dei Consiglieri Stefania Pignochino e cliccando qui di Filippo Bellavia, per motivare il voto contrario del Gruppo Vivere Givoletto. Nella stessa seduta è stata messa all’ordine del giorno e discussa anche l’interpellanza avente come primo firmatario il consigliere Massimo Tidu e già resa nota in un nostro precedente articolo; ci riserviamo la pubblicazione della risposta dell’Assessore Fabbro non appena verrà resa disponibile.

Opere pubbliche

Fognature: si parla di cospicui investimenti per gli impianti di fognatura, ma vedo dalla tabella statistica riassuntiva del chilometraggio che i chilometri di fognatura per il triennio rimane lo stesso che per il 2020; questo ci induce a formulare una riserva sulla previsione e l’attendibilità di questo capitolo programmatico delle opere pubbliche, perché se è vero che le fogne possono anche solo essere sovradimensionate rispetto alle attuali, vi sono ampie zone ancora prive di allacciamento fognario che quindi andrebbe necessariamente implementato con un allungamento della rete; su questo punto non leggiamo nulla del DUP che quindi non può incontrare la nostra approvazione (p. 13 DUP).

Ambiente

Non condividiamo la valutazione espressa nel DUP secondo la quale i progetti di manutenzione e riqualificazione della montagna sono ostacolati dalla frammentazione della proprietà: i proprietari devono essere informati e coinvolti nell’attività di riqualificazione (spesso i bandi prevedono la creazione anche di consorzi temporanei tra privati) e si deve far loro comprendere che la montagna è anche una risorsa economica dalla quale possono ricavare delle utilità economiche appunto: questo è previsto e stabilito dai bandi stessi; siamo certi che se il privato intravede un tornaconto da determinati progetti di sfruttamento di territori pressoché abbandonati, possa essere stimolato alla miglior gestione dello stesso, soprattutto in periodi di grave criticità economica come quello attuale (P. 14 DUP)

Scuola

Edilizia scolastica: Nella sezione strategica, come in quella operativa di ricorda cosa è stato fatto: le 36 ore, l’ampliamento della scuola primaria.

A bilancio leggiamo i numeri dei fondi stanziati per i servizi di convenzione di asilo nido, pre-scuola, post-scuola, assistenza mensa, progetti educativi integrativi per la primaria (psicomotricità etc.).

Non si dice nulla di specifico, né si leggono degli stanziamenti, per ulteriori interventi di edilizia scolastica che non siano quelli di manutenzione ordinaria degli edifici esistenti.

Vale la pena segnalare che attualmente gli alunni della primaria non svolgono l’attività di educazione motoria – che pure sarebbe consentita dai protocolli di sicurezza – perché non abbiamo nella scuola una palestra di dimensioni che lo consenta; prescindendo da considerazioni relative alla visione che si è avuta al momento dell’ampliamento della scuola, forse qualcosa sul punto nel DUP bisognava prevederlo: tutti abbiamo celebrato la presunta fine dell’emergenza sanitaria la scorsa estate; oggi siamo qui, in attesa, di vederci arrivare addosso un nuovo blocco totale, la situazione, quindi, è meno provvisoria di quanto avessimo pensato un anno fa e richiede interventi strutturali, tra i quali anche quelli afferenti l’edilizia scolastica.

Informatica: nel DUP e, specificamente nella sezione operativa se non sbaglio si parla genericamente di interventi per il potenziamento delle strutture informatiche della scuola: non vediamo numeri precisi di investimento nei capitoli di spesa destinati all’istruzione, non un progetto dettagliato, in una situazione in cui l’ITC per l’istruzione è diventata non un lusso ma una necessità.

Tecnologia

Reti internet: estensione del WIFI; nessuna previsione per la fibra ottica ma neppure nessuna previsione di attivazione dell’ente presso le società preposte per la cablatura del territorio; che non significa che lo cabliamo da oggi a domani e neppure che sconfiggiamo il COVID per accelerare i lavori che vanno a rilento un po’ ovunque. Quello che contestiamo è che la questione non viene neppure posta nel DUP tra quelle strategiche; ed è davvero una singolarità, in un periodo in cui è ormai chiaro che tutta una serie di attività professionali si stabilizzeranno verso lo smartworking (che solo un anno fa sembrava una sperimentazione), soprattutto per coloro che lavorano in settori di progettazione e sviluppo nelle grandi aziende; per non parlare della didattica a distanza e delle conseguenze devastanti che ha sui ragazzi il c.d. divario digitale. Tutto questo, mentre transitando su via La Cassa vediamo fasci di fibra-ottica abbandonati nei prati che costeggiano la provinciale.

Trasporti

Anche per i trasporti non ci siamo. Leggo a pagina 16 del DUP che da anni lottiamo per migliori collegamenti, che con il polo sanitario di Venaria ormai era cosa fatta come ci è stato venduto urbi er orbi un anno fa e oggi è tutto in discussione; poi, nella pagina successiva ci viene detto che tutto rallenterà: delle due l’una: o il progetto è in discussione, nel senso che le due linee non si faranno o non si faranno come si era pensate di farle, oppure il progetto rimane ma ne è solo ritardata la realizzazione. Certamente dal DUP non risulta chiaro, ma forse proprio perché non c’era nulla di certo neppure nel febbraio 2020; quel che è chiaro è che a fronte di una situazione di assoluta incertezza in relazione alla realizzazione di questi progetto, nel DUP non si legga nulla di concreto quali iniziative da assumere da parte dell’amministrazione comunale per modificare questa situazione. E non mi si venga a dire che la gestione di questo problema non dipende dall’amministrazione comunale ma dall’AMP, dalla Città Metropolitana e dalla Regione. La missione 10 della Sezione operativa sul punto è molto chiara: rientrano nelle competenze del Comune l’“Amministrazione, funzionamento e regolamentazione delle attività inerenti la pianificazione, la gestione e l’erogazione di servizi relativi alla mobilità sul territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell’ambito della politica regionale unitaria in materia di trasporto e diritto alla mobilità.”: quindi è compito nostro attivarci presso gli Enti preposti per garantire il funzionamento e la regolamentazione della pianificazione, della gestione e dell’erogazione dei servizi di trasporto e per svolgere attività di monitoraggio e di coordinamento dell’attuazione delle relative politiche. E non mi pare di leggere nulla di tutto ciò nel DUP.

Questo per quanto riguarda gli aspetti strategici di sviluppo dell’azione amministrativa.

OSSERVAZIONI DI NATURA CONTABILE

Tariffazione di utilizzo dei locali comunali: non condividiamo la scelta di imporre la pulizia del locale polivalente ed ex biblioteca a cura e spese del comune, mentre per gli altri locali si può scegliere se provvedere a spese proprie o avvalersi della società appaltatrice il servizio. E’ stata nostra esperienza la circostanza che l’affidamento all’esterno non è stato garanzia di adeguatezza delle condizioni igieniche dei locali quando sono stati consegnati per l’uso: ben venga, quindi, l’ispezione ed il verbale sulle condizioni, anche di pulizia, in cui viene riconsegnato il locale, ma con libertà di scelta sul soggetto al quale affidarne le pulizie.

Spese di personale: rileviamo la prevista assunzione di due figure apicali per la gestione amministrativa generale e per la direzione del servizio di polizia municipale e una ulteriore assunzione per il 2022 di un’ulteriore unità di servizio per la polizia municipale (oltre alla già avvenuta assunzione per il servizio anagrafe a rimpiazzo dell’unità trasferita). Ciò che lascia perplesso è che a fronte dell’assunzione di tre unità di personale, la voce di spesa per il capitolo “risorse umane” nel triennio 2021-2023 si discosti di poco più di 60.000 euro per la stessa voce di spesa nel 2020. Prendo atto del giudizio di congruità espresso dalla conformità della spese media triennale, rispetto all’analogo parametro di riferimento del triennio 2011-2013, da parte del Revisore e quindi del rispetto del vincolo normativo-contabile, ma francamente mi sfugge come la spesa possa lievitare di così poco.

Entrate tributarie: facciamo nostro l’invito – che per noi diventa preoccupazione in ordine alla correttezza previsionale del bilancio e motivo per non approvarlo – rivolto dal revisore a proposito della sovrastima delle entrate per la voce “addizionale comunale IRPEF”: pensare di incassare nel 2021 di più che nel 2020 ci pare davvero fantascientifico, con il prevedibile – e drastico – calo dei redditi conseguente l’emergenza sanitaria. E’ vero che sono previste delle integrazioni in forza del decreto agosto (104/2020), ma è anche vero che le integrazioni arriveranno a fronte della certificazione della perdita di gettito da effettuarsi entro maggio di quest’anno: quindi in via prudenziale sarebbe forse stato forse più corretto prevedere un’entrata da gettito eguale se non inferiore a quella del 2020; con tutte le relative conseguenze in termini di formulazione del bilancio.

Per tutte le osservazioni svolte si esprime quindi voto contrario.

                                                                       (Stefania Pignochino)

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