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Ennesima convocazione del Consiglio Comunale senza rispetto delle regole

E’ stato convocato il prossimo Consiglio Comunale per il 1 marzo 2023. Vi chiederete perché ve lo comunichiamo. Ve lo spieghiamo subito: abbiamo appreso, noi Consiglieri, della convocazione da un manifesto affisso in uno degli spazi-affissioni sparsi sul territorio comunale giovedì 23 febbraio. Invece, nonostante si sia Consiglieri Comunali, abbiamo ricevuto la convocazione il 24 febbraio, cioè dopo le affissioni pubbliche.

Per l’ennesima volta, in questi 2 anni e mezzo, il Sindaco e gli Uffici non sono stati in grado di convocare il Consiglio Comunale in modo regolare.

Nell’articolo 25 del Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale potete leggere:

<<Le sedute ordinarie (che sono quelle in cui si discute di alcuni temi non proprio irrilevanti, tra i quali il bilancio di previsione, come in questo caso), devono essere convocate 5 giorni prima della seduta; i giorni devono essere “liberi e interi”>>.

Cosa vuol dire? Che non si conta, nei cinque giorni, né il giorno in cui verrà celebrato il Consiglio Comunale, né quello in cui viene trasmessa la convocazione ai Consiglieri; fatti due conti, vi accorgerete che, se la convocazione è giunta a noi Consiglieri venerdì 24 febbraio 2023, il termine non è rispettato.

Ora, per quale ragione il Sindaco, il Segretario e gli Uffici continuino a procedere in questo modo, ci è del tutto ignoto e possiamo solo formulare delle ipotesi.

  1. Non sanno esattamente quello che fanno.
  2. Quel poco che fanno, lo fanno male ed in modo superficiale e approssimativo.

E queste due ipotesi, valgono a voler pensare bene.

Ma siccome a pensar male, come diceva la buonanima di Andreotti, si fa peccato ma spesso ci si azzecca, volendo appunto essere malpensanti, dobbiamo ritenere che questo modo di procedere (consigli comunali convocati fuori termine, atti depositati fuori termine etc. etc.) sia fatto perché:

  1. Il Sindaco e l’Ufficio di Segreteria non hanno alcun riguardo per le norme del Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale (che peraltro questa stessa maggioranza ha approvato e, così com’è scritto, ha voluto).
  2. Del Consiglio Comunale (non dico della Minoranza e delle sue prerogative, che pure dovrebbero essere garantite, ma che nel “gioco dei numeri” di fatto conta come il due di picche), ma dell’Organo Istituzionale “Consiglio Comunale”, che è pur sempre l’Assemblea eletta direttamente da tutti i cittadini e che tutti li rappresenta, il Sindaco e l’Amministrazione in carica non hanno alcun rispetto.
  3. Per loro, evidentemente, le norme che regolano il funzionamento degli organi di rappresentanza del Comune non servono e non valgono nulla, e quindi non importa se vengono sistematicamente violate nello svolgimento dell’attività istituzionale.
  4. A maggior ragione, siccome sono da approvare delibere che riguardano i conti e, nello specifico, l’incremento dell’addizionale IRPEF, se la suonano e ce la cantano come gli pare, perché tanto il dibattito, quello VERO, si fa su “Sei di Givoletto Se…”, ed ai cittadini raccontano che l’IRPEF l’aumentano per mantenere i servizi (ma quali?), e non per pagare le bollette a cui non riusciamo a far fronte (come peraltro hanno scritto loro stessi nella lettera inviata ai cittadini) e “facciamo presto, perché noi dobbiamo mandare avanti un Comune e non abbiamo tempo da perdere con inutili formalismi” e pazienza se dobbiamo sacrificare le regole del dibattito democratico.

Come segno di profonda disapprovazione, ci vediamo costretti a disertare la seduta irregolarmente convocata, abbiamo invitato il Sindaco e la Segretaria Comunale a valutare l’opportunità di provvedere al rinnovo della convocazione, nel rispetto dei termini regolamentari.

Giusto perché tutti lo sappiano,  noi non staremo in silenzio.

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