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“Una mera irregolarità nella forma”

Chi legge gli articoli pubblicati sul sito di Vivere Givoletto sa che i consiglieri della Nostra lista non hanno partecipato al consiglio comunale straordinario di Mercoledì  29 Settembre 2021 alle ore 20, convocato, tramite PEC inviata il venerdì pomeriggio alle ore 14:25 e con messa a disposizione dei consiglieri di minoranza della documentazione su cui si sarebbero basati gli atti da votare il 29./9 sera, non prima del lunedì 27.09 alle ore 18:03 (tramite altra PEC cortesemente inviataci dall’ufficio protocollo, causa chiusura degli uffici comunali preposti durante il fine settimana).

Nel documento ufficiale abbiamo segnalato una serie di irregolarità che, a nostro giudizio, hanno caratterizzato la convocazione prima e lo svolgimento poi del suddetto consiglio.

In primo luogo abbiamo contestato la “straordinarietà” di un consiglio comunale che si trova a deliberare  su variazioni di bilancio. All’articolo 22 del Regolamento del consiglio comunale  si prevede che le deliberazioni relative al bilancio di previsione  (nella quale rientrano certamente  anche quelli relativi ad aggiornamenti e variazioni) debba essere convocato in maniera “Ordinaria”. Questa anomalia non è solo formale, ma sostanziale, poiché la convocazione di un consiglio comunale straordinario riduce ulteriormente i tempi minimi entro i quali il sindaco deve mettere a disposizione di TUTTI i consiglieri comunali i documenti che stanno alla base delle delibere. In un post pubblicato dalla Sindaca sul “Il Raglio di Givoletto” (pagina satirica di Facebook) ammetta candidamente  che lei ed i suoi consiglieri di maggioranza svolgano il proprio ruolo “ con piacere e  siamo sempre tutti  in consiglio nonostante i punti all’ordine del giorno  siano già stati condivisi e discussi prima”

Pare dunque normale alla Nostra Sindaca mettere a disposizione l’ordine del giorno e la documentazione relativa ai propri consiglieri di maggioranza prima in modo che possano condividerli e discuterli  tra loro, ma non ai consiglieri di minoranza che istituzionalmente dovrebbero vigilare ed esprimere un proprio parere ragionato sugli atti redatti dalla giunta

In secondo luogo abbiamo segnalato come il parere del Revisore dei Conti, positivo, alla quinta variazione di bilancio proposta, veniva incluso agli atti in data 27.09.2021, ossia fuori dai tempi previsti anche in caso di straordinarietà del consiglio comunale.

In terzo luogo viene chiesto al consiglio comunale di votare l’autorizzazione all’acquisto dei beni immobili di proprietà della Parrocchia di San Secondo  Martire e dell’Istituto diocesano per il sostentamento del Clero (acquisizione definita “epocale” dal Sindaco) senza inviare , a corredo delle proposte di delibera (presumendo dunque neppure la deposizione  nei termini della comunicazione della  convocazione) la bozza del contratto  di acquisizione, né quella del Mutuo  contratto con la CdP  oggetto della proposta di delibera. Si sarebbe preteso dunque che i consiglieri comunali (certamente quelli di minoranza) votassero a scatola chiusa una acquisizione economicamente rilavante per le casse comunali, senza conoscerne preventivamente le condizioni.

Per tutta risposta, come già sapete, il Sindaco convoca un nuovo consiglio comunale in pieno orario lavorativo di un giorno feriale  con il solito minimo preavviso, adducendo motivazioni che paiono francamente fittizie per coprire lo scopo “punitivo “ di tale assurda convocazione. Secondo il Sindaco infatti, impegni inderogabili del Segretario Comunale (altro consiglio comunale di altro comune) per la sera  del 6 Ottobre hanno imposto  di anticiparlo alle ore 12:00 del giorno stesso, senza indicare le motivazioni che avrebbero impedito di posticiparlo alla sera o alle sere successive (Scadenze prossime che impediscono le variazioni o le acquisizioni dei terreni parrocchiali? E se così fosse perché aspettare L’ULTIMO GIORNO??)

Abbiamo scritto un articolo intitolato “Mai fare arrabbiare la Sindaca” perché oltre  alle giustificazioni evidentemente di facciata, questo ci pareva  il vero motivo dell’assurda convocazione.

E invece no.

Il Sindaco scrive un post sul “Raglio di Givoletto” in risposta al nostro articolo nel quale  IMPONE che “…la convocazione del consiglio era regolare…”

Esplicita il nostro scarso impegno istituzionale perché le nostre assenze sarebbero “…. già avvenute  a fine luglio  dove non eravate presenti  perché era estate inoltrata (così si legge nella vostra nota)…”

Si definisce Evento Storico l’acquisizione del terreno parrocchiale rimarcando che  “…tra le delibere  di Consiglio c’era  un’importante variazione  di bilancio che tra l’altro finalmente prevede  l’acquisto dei terreni del campo sportivo, evento storico per il nostro paese…”. Da qui l’emergenza di anticipare mercoledì alle 12  e non 34 ore dopo la convocazione del Consiglio?? Suvvia, siamo seri….

Ammette che la deposizione del parere del revisore dei conti  sia stata irregolare definendo tale ritardo come “….una mera irregolarità nella forma…” come se le irregolarità formali non fossero esse stesse delle irregolarità.

Decide di essere il Sindaco solo di alcuni: Nell’incredibile post la Sindaca afferma di non rappresentare la Minoranza (come se non fosse, purtroppo,  il Sindaco di tutti). E questa frase la lascerei commentare a voi poiché io l’ho trovata buffa se non fosse stata tragica…..

Ho sentito alla fine il bisogno di rispondere sulla pagina del “Raglio di Givoletto” con una mia “ragliata” (inteso come post sul Raglio)  alla “ragliata” della Sindaca.  

Egregio Sindaco
mi permetto ora, dopo aver fatto sbollire la rabbia per il suo incredibile post, di contro ribattere le Sue argomentazioni.


Se abbiamo deciso di candidarci in una lista che ha provato, senza successo, a relegarla alla minoranza in consiglio comunale, lo abbiamo fatto perché stufi del suo modo di fare politica ed anche, mi consenta, perché riteniamo profondamente sbagliata la sua politica del fare. Abbiamo perso, sonoramente, con un risultato di stampo bulgaro come dice lei, ma siamo pur sempre lì, seduti in consiglio comunale a rappresentare gli oltre 500 givolettesi che ci hanno votato. Noi, possiamo permetterci di dire di rappresentare questa minoranza di concittadini, lei invece, in quanto Sindaco eletto democraticamente non può permettersi di affermare di “non rappresentare la minoranza” dei Givolettesi. Lei è, per me purtroppo, anche il loro Sindaco, il mio Sindaco e DEVE rappresentarci tutti. Se ne faccia una ragione. E questa sua ennesima infelice affermazione non fa che confermare un analfabetismo istituzionale che certamente non le fa onore e che ancora una volta rappresenta il suo tentativo di occuparsi della cosa pubblica con un modo di fare che prende a modello il Marchese del Grillo con il suo celeberrimo “io so’ io e voi….”

Ma veniamo alla disamina del suo post



PUNTO 1

Che la convocazione del consiglio comunale ultimo scorso fosse regolare è ancora tutto da dimostrare e rimane pertanto un suo parere, anche se pare, suffragato dalla segretaria comunale. Abbiamo espresso delle perplessità procedurali, motivandole e pertanto il suo pensiero, per ora, vale come il nostro. Per noi era irregolare e tale rimane nonostante il suo parere. A volte faccio fatica a condividere l’infallibilità del Papa, si figuri quanto tempo impiego a mettere in discussione la sua.

PUNTO 2

Non ci crederà, ma le rendo noto che fine luglio è davvero estate inoltrata, ma non perché questa sia una affermazione rivoluzionaria dei consiglieri di ”Vivere Givoletto”. Ci sono fior di astronomi e climatologi che glielo possono confermare e pertanto annunciare con i soliti 4 giorni liberi di preavviso può creare a qualcuno delle difficoltà. E non nel mio caso, perché io ero a Torino e non ho potuto presenziare al consiglio comunale perché non ho trovato nessun collega che potesse sostituirmi nel mio turno di guardia lavorativo con un così breve preavviso. E per poter fare (ancora questo concetto da lei fortemente abusato) debbo poter essere presente. Se poi dalla segreteria comunale non l’hanno avvisata della mia PEC di giustificazione che ho correttamente inviato entro i termini previsti non diventa più un problema mio.

Certo che la macchina pubblica va avanti anche senza la nostra collaborazione ma questo suo modo di fare certamente non aiuta. E non si nasconda dietro il banale “ i tempi di convocazione sono stati rispettati” perché i tempi di convocazione stabiliti dal TUEL le impongono ALMENO 5 giorni di preavviso, ma non le vietano di avvisare con un anticipo maggiore (per usare una analogia il limite di velocità stradale a 130 km/h le vieta di andare a 135 km/h, ma non di andare a 125 per maggiore prudenza).
Se in più ci aggiunge una convocazione arrivata il venerdì pomeriggio con la possibilità di avere copia degli atti su cui poi avremmo dovuto votare mercoledì sera non prima del lunedì pomeriggio (le segnalo se non lo sapesse che i suoi ed i miei uffici comunali sabato e domenica sono chiusi!!) le permetterà di capire che il tempo messoci a disposizione per vagliare gli atti, comprenderli, ragionarci sopra, decidere di votarli in maniera favorevole o contraria non rimane molto.
Perché io e i miei colleghi di minoranza abbiamo questo strampalato vizio : quello di voler comprendere un testo così importante tanto da farle scrivere che ….” Tra le Delibere di Consiglio c’era un importante variazione di bilancio che tra l’altro finalmente prevede l’acquisto dei terreni del campo sportivo, evento storico per il nostro paese…”
Vede, Sindaca: per poter decidere cosa fare su un evento storico abbiamo bisogno di tempo. Proprio perché consiglieri di minoranza e dunque istituzionalmente seduti in consiglio per vigilare sulle sue delibere. Noi non siamo come gli altri consiglieri della sua lista che con atto fideistico possono permettersi di votare a scatola chiusa quanto da lei e dalla sua giunta deliberato. Le torna questo discorso? Non me lo faccia rispiegare perché a quest’ ora comincia a mancarmi la voglia, mi consenta!

PUNTO 3


Mi farebbe piacere che lei possa trovare pace con se stessa. Prima afferma che sia una delle “infondate irregolarità “ il ritardo nella deposizione del parere del revisore dei conti, ma due righe dopo scrive testualmente che si tratta di “mera irregolarità nella forma”, smentendo se stessa e ammettendo candidamente che di una irregolarità si trattasse. Questo punto non merita ulteriori considerazioni: è già sufficientemente buffo così .

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