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Marziani a Givoletto

Perdere nel modo in cui abbiamo perso, 1628 a 502, è una sconfitta più che netta. Come si dice in gergo calcistico non c’è stata partita. Questa sconfitta non può non obbligarci a fare delle riflessioni critiche sul nostro operato e soprattutto sulle cose che la gente si aspetta e che non abbiamo evidentemente saputo cogliere.

Marziano si dice di persona fuori del comune, chi si fa notare per la sua stranezza, per la sua diversità; anche, chi in un ambiente o in un gruppo si sente a disagio, spaesato, non inserito.

Ecco, è un po’ questa la sensazione prevalente dopo una sconfitta così netta: siamo probabilmente vissuti come un corpo estraneo, spaesati.

Una cosa ci siamo detti nelle nostre riflessioni: negli ultimi due anni il nostro impegno, come gruppo Vivere Givoletto, si è disperso, non abbiamo più fatto iniziative. Nonostante noi si sia l’unica forza di opposizione attiva, esistiamo dal 2009 e non siamo “disciolti” come altre liste.

Dopo il 2015, (non torno sulla questione delle mie dimissioni, l’ho ampiamente spiegata e sono certo che chi ci ha votato ha condiviso la scelta che era quella di preparare un ricambio) quando abbiamo eletto due consiglieri, abbiamo organizzato due edizioni del cineforum (2016 e 2017), abbiamo cercato di fare anche la terza edizione, nel 2018, ma i costi erano proibitivi e certamente ci è stato messo in bastone tra le ruote affinché l’esperienza non proseguisse.

Abbiamo organizzato, coinvolgendo anche l’amministrazione, l’incontro pubblico al capannone, sulla sicurezza, quando c’è stato un aumento esponenziale dei furti nelle case.

Abbiamo organizzato un dibattito pubblico sul referendum costituzionale del dicembre 2016.

Abbiamo anche organizzato il pic nic antifascista, dopo che un consigliere comunale aveva postato una foto del Duce con chiari slogan razzisti e omofobi. Successivamente è stato promosso assessore.

Dopo il terremoto di Amatrice proponemmo una serata – spaghettata in sostegno dei terremotati, idea che fu realizzata dall’amministrazione su nostra proposta portata dai nostri consiglieri, facendoci “sparire” dal fatto che noi fossimo stati i promotori dell’iniziativa.
Gli ambulatori sono finalmente stati spostati nella sede della comunità montana, ed era una nostra battaglia dal 2009. Quando lo proponemmo ci risposero che i medici sono liberi professionisti e non se la sentivano di favorire dei liberi professionisti. Poi l’idea fu realizzata, ma ovviamente non vi fu traccia della nostra battaglia.

Nel 2010 proponemmo noi l’attuale giro del Gherra, un giro più funzionale, ma anche di questo non v’è traccia. Tutto questo per dire che il nostro impegno politico, nei limiti di quello che ci è stato possibile fare, non è mancato.

Allora cosa ci fa passare come marziani? E’ vero abbiamo una visione che può essere vista come avulsa dalla realtà, ma il nostro impegno è cercare di cambiare questa realtà, di cambiare anche i valori dominanti di questa realtà.

Per noi la trasparenza, la collegialità, il rispetto ed educazione rappresentano ancora dei valori, anche se di minoranza.

Noi siamo stati i primi a proporre in lista a Givoletto un giovane italo – ivoriano: durante uno dei nostri gazebo, una persona ci ha apostrofato perché avevamo un “moro” in lista e che quindi non ci avrebbe mai votato.

L’accoglienza è un valore imprescindibile, così come lo è l’antifascismo su cui si basa la nostra Costituzione. L’antifascismo è una cosa seria e nessuno può permettersi di metterlo in discussione.

Ci è stato rimproverato che “facciamo politica”. Rivendichiamo l’impegno politico come impegno per la comunità. Tutti quelli che si impegnano per la propria comunità “fanno politica”, senza distinzione di appartenenza a qualche partito. E’ durante il fascismo che si diceva “qui non si fa politica, qui si lavora”.

Ecco forse in effetti siamo dei marziani, siamo 502 marziani, non un numero alto, ma nemmeno da sottovalutare. Abbiamo per la prima volta 4 consiglieri comunali (siamo partiti con 1 nel 2010, 2 nel 2015 e 4 nel 2020) perciò sederemo all’opposizione tentando di rappresentare al meglio i nostri elettori e vigilando – senza sconti – sull’operato dell’Amministrazione, nell’interesse di tutti. Il 5 ottobre si parte con il primo consiglio comunale alle 21.

Ps: sarà trasmesso in diretta facebook sulla neo nata pagina ufficiale dell’Amministrazione, due punti che erano nel nostro programma.

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