3 pensieri riguardo “Elezioni 2020: Il Programma – Progetto di Vivere Givoletto

  • 4 Agosto 2020 in 10:57
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    Buongiorno. Ho una curiosità: “il sindaco uscente” è una donna, “il candidato sindaco” della vostra lista è una donna. Visto che voi incarnerete l’anima “progressista” del paese, non sarebbe stato meglio nel vostro caso aprire la campagna elettorale con un chiaro “candidata sindaca” lasciando il maschile e i canoni dei secoli passati ai vostri avversari? Magari non son cose che fan vincere le elezioni, ma sarebbe stato un bel segno. Se poi ci sono altre ragioni (tipo un gusto personale di chi si candida alla carica) e le avete valutate, pazienza (ma continua a sembrarmi una cosa un po’ retrograda: la forma è sostanza, no?). In ogni caso: buona campagna elettorale!

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    • 4 Agosto 2020 in 11:15
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      “Gentile Bartolomeo, l’aspetto che Lei segnala è stato valutato e la scelta è stata mia, non solo per gusto “fonetico” personale (aborro il termine “sindaca”, come il titolo “avvocata”), ma per una questione di sostanza: nel mio percorso di vita personale e professionale – purtroppo o per fortuna – la differenza non l’ha mai fatta il genere di un sostantivo, ma l’impegno e la costanza che ho dovuto mettere nel fare le cose e che, talvolta, proprio per il fatto di essere donna, è stato necessariamente il doppio di quello di un uomo; per questa ragione quello che Lei ritiene, apprezzabilmente, un bel segno, ha per me un’importanza secondaria, aspirando ormai, alla mia età, a misurarmi più sui contenuti che sulle forme. Terrò comunque presente il suo suggerimento che, come spero quelli di molti altri, deve essere motivo di riflessione su quelle che sono le mie convinzioni, sempre rivedibili. Con viva cordialità. Stefania Pignochino”.

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      • 4 Agosto 2020 in 13:45
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        Rispetto la sua scelta visto che è sua e che l’ha ponderata (anche se temo – sperando di non essere offensivo e di sbagliarmi – sia presa con gli occhi di chi appartiene al mondo dell’avvocatura, dove mi pare che la necessità d’innovazione sulle questioni linguistiche e/o di genere non sia molto sentita; “il sindaco uscente” mi avrebbe risposto, tanto per fare un esempio, con identiche parole e identici contenuti). Tuttavia chi ricopre una carica pubblica dovrebbe, a mio parere, prendere in considerazione anche il sentimento delle elettrici e degli elettori che va a rappresentare, non solo i propri gusti personali (il suo “aborro” so che è ironico, ma mi sembra eccessivo per parole d’uso ormai comune e istituzionale come “sindaca”, “ministra”, ecc.). La ringrazio, comunque, per aver preso in considerazione il mio appunto e avere risposto con cortesia e chiarezza. Le rinnovo, infine, gli auguri di buona campagna elettorale.

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