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Consiglio Comunale del 17 febbraio: alcune riflessioni

Ho partecipato a tanti Consigli Comunali come pubblico, alcuni anche aperti. Li ho sempre trovati interessanti perché come cittadina avevo l’occasione di venire a conoscenza di particolari che altrimenti non avrei compreso.

Quello che mi ha sempre colpito era la vivacità che li caratterizzava. Per prima cosa come si entrava in Sala Consigliare, si veniva salutati e spesso alla fine venivi anche ringraziato per aver dedicato del tuo tempo ad ascoltare i loro pensieri. Mi era anche capitato di partecipare sia col “pancione”, sia col mio cucciolo nato da alcuni giorni ed in quella occasione il Presidente del Consiglio gli aveva dato il benvenuto!

Il “botta e risposta” tra i vari partecipanti spesso era troppo agguerrito e si doveva riportare la calma nell’aula. Mi ero quindi abituata a sentire discutere tra di loro maggioranza e minoranze, ma sempre con rispetto, perché prima di tutto si è persone. E dopo aver discusso tra le sedie del Consiglio, si andava a prendere un caffè insieme, poiché si è lì per un confronto non per un affronto.

Il Consiglio Comunale del 17 febbraio mi ha lasciato basita. Vero è che quando si parla di bilancio, la discussione è sempre difficile e spesso noiosa, ma non riesco ad accettare frasi del tipo: “Vi spiego il bilancio perché mi aspetto che abbiate avuto un po’ di problemi nel leggerlo”. Credo che denigrare in questo modo delle persone sedute allo stesso tavolo che cercano, in qualunque modo, di migliorare la vita del paese non sia per nulla corretto. Non importa da che parte si stia, ma il tempo che queste persone dedicano ai cittadini è fondamentale. Sia la maggioranza sia l’opposizione fanno il loro lavoro, ma questo non deve far mancare il rispetto. Anche solo il fatto che si sia dedicato del tempo a leggere il bilancio, fa capire la volontà di volersi impegnare in quello che si sta facendo per i cittadini. In fondo si sono poste delle interrogazioni che non erano buttate a caso, tant’è che hanno avuto una risposta.

Penso che dovrò abituarmi a questo genere di Consigli, ma li guarderò sempre un po’ con un velo di tristezza e di rammarico. Aspetto con ansia un Consiglio aperto dove, almeno in quell’occasione, spero di trovare un po’ di quel brio che la mia memoria ricorda.

Vorrei ancora incoraggiare i singoli cittadini a partecipare ai Consigli. Si scopre quante cose non siano di competenza del Comune, e se si fa attenzione ci si imbatte in negazioni di affermazioni o promesse fatte (vedi i cestini per le deiezioni dei cani oppure sentire che si è investito anche troppo nella Scuola). Inoltre in questi pochi Consigli ho sentito più volte ripetere le solite frasi (non conoscete la macchina Comunale, non ascoltate o non comprendere ciò che si è detto), spero vivamente che nei prossimi incontri si aggiunga qualche altra frase costruttiva in modo che la possa aggiungere alla mia play list.

P.S. Un sorriso l‘ho fatto quando è stato detto che il revisore dei conti del bilancio è molto attento ed ha fatto un’annotazione sul bilancio! Io sapevo che era proprio quello il suo compito!!!

Un pensiero riguardo “Consiglio Comunale del 17 febbraio: alcune riflessioni

  • 20 Febbraio 2021 in 16:51
    Permalink

    Ho avuto modo di assistere a consigli comunali in vari comuni e devo dire che più o meno le situazioni erano simili, anche se devo ammettere che i pochi che ho seguito a Givoletto erano della peggiore specie.
    Penso che il nocciolo del problema sia nella mancanza di un vissuto pubblico nei nostri paesi, dove sviluppare un contraddittorio e una conoscenza più approfondita delle vicende del comune ma non solo anche della nazione. Con simpatia

    Risposta

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